Maratona dell’Isola d’Elba

Per gli amanti dello sport, domenica 6 maggio si correrà la III Edizione della Maratona e della Mezza Maratona dell’Isola d’Elba.

Occasione giusta per gustare un assaggio di vacanza, d’estate e di tranquillità con il primo sole e magari il primo bagno della stagione. L’evento propone due percorsi, per incontrare i gusti più disparati.

Gare competitive: Maratona – Mezza Maratona – 10 Km

Gare non competitive: Nordic Walking – Family Run

La partenza sarà da lungomare Nomellini a Marina di Campo e l’arrivo sarà in Piazza del Comune.

Insomma, un evento adatto a tutti, sportivi agonisti ma anche famiglie e sicuramente un’ottima occasione per scoprire l’isola d’Elba nel quiete tepore di maggio.

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Maggio Napoleonico

Il 4 maggio a Portoferraio, nella Chiesa della Misericordia alle 21:15 si terrà il Concerto in Onore di Napoleone Bonaparte a cura di Barbara Barbato – Soprano, Stefania Maiardi – Mezzosoprano, Carla They – Arpista.

Evento è promosso dall’Associazione Historiae ed è ad ingresso libero.

5 maggio alle 10:30, sempre nella Chiesa della Reverenda Misericordia ci sarà la Messa funebre in suffragio di Napoleone Bonaparte, con la partecipazione della Schola Cantorum San Gaetano, l’Associazione Pétite Armée e l’Associazione Historiae.

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L’Elba in tavola

Venerdì 4 maggio, a Capoliveri si terrà uno degli appuntamenti de L’isola in tavola, iniziativa di Confesercenti Provinciale di Livorno che in collaborazione con Accademia Italiana della Cucina delegazione Elba e Parco Nazionale Arcipelago Toscano, ha lo scopo di offrire una serie di appuntamenti gastronomici legati ai prodotti ed alla cucina tradizionale dell’isola.

Al centro dell’evento, l’importanza di un’alimentazione attenta e consapevole, mostrando, grazie a una diffusa compagine di ristoranti, che si può godere del meglio della cucina locale senza rinunciare alla salute.

La straordinaria alchimia che lega un buon piatto alla genuinità dei prodotti con cui viene preparato, viene mostrata dai ristoratori e produttori locali che prendono parte all’iniziativa e che ci insegnano così che è possibile nutrirsi restando in sintonia con la natura ed i suoi ritmi.

Quest’anno, accanto al filo conduttore della stagionalità dei prodotti, i menu saranno caratterizzati dall’innovazione o meglio, dall’innovazione applicata ai piatti della nostra tradizione.

Restano quindi i piatti e la storia della gastronomia locale ma tornano alla ribalta la fantasia, il gusto e l’estetica della modernità.
Durante tutte le serate le aziende agricole, abbinate ai ristoranti, faranno una breve presentazione dei loro prodotti.

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Risotto con radicchio trevigiano tardivo mandorle e mele rosse

Questa ricetta l’ho trovata su internet. Avevo ricevuto in regalo una cassetta di radicchio trevigiano tardivo, bellissimo ma che non avevo mai cucinato. Gli ingredienti mi hanno incuriosito e l’esito è stato più che positivo.

Con questo risotto al radicchio rosso potrete stupire i vostri ospiti a pranzo o a cena.

Ingredienti per 2 persone

180 gr di riso per risotti

¼ di radicchio rosso

¼ di cipolla rossa media

1 litro di brodo di verdure

1 mela piccola

10-15 mandorle sgusciate

1 pizzico di zenzero

3 cucchiai di olio extravergine

Sale e pepe

Preparazione:

Per iniziare a cucinare il risotto al radicchio rosso bisogna preparare un litro di brodo di verdure: io l’ho fatto con tutto quello che avevo nel frigo, cipolla, sedano, prezzemolo, carota e zucchina. Portare il brodo ad ebollizione in modo che sia pronto quando dovrete iniziare la cottura del riso.

Nel Frattempo lavare il radicchio rosso e lo affettare a listarelle sottili, sbucciare la cipolla(per due persone ne basta un quarto). Versare due cucchiai di olio extravergine d’oliva in una padella, riscaldare l’olio e unire la cipolla. Quando diventa dorata, unire il risotto per farlo dorare a fuoco vivo per pochi secondi, mescolare continuamente con un cucchiaio di legno per evitare che si attacchi. Come dice Cannavacciuolo:” la tostatura del riso è la parte più importante per la riuscita del piatto”.

Aggiungere il radicchio rosso affettato prima.

Mescolare bene e iniziare a versare insieme al riso una parte del brodo. Ci vorranno circa 20 minuti di cottura totali(a meno che il riso scelto non abbia una cottura molto lunga).

Sbucciare la mela e la tagliarla a cubetti, unirla al riso dopo circa 5 minuti di cottura, insieme ad altro brodo oppure quando il risotto sarà a metà cottura, qualora vogliate che la mela rimanga più croccante.

Insaporire il risotto con zenzero in polvere, pepe nero(ancora meglio se macinato fresco) e sale(io ho usato il sale rosa dell’Himalaya). Tenere sotto controllo la cottura del risotto e mescolare di tanto in tanto, versando ancora un po’ di brodo di verdura quando serve.

A parte tritare una manciata di mandorle, tostarne un po’ in padella, intere. Quando il risotto sarà pronto, mantecare con olio extravergine d’oliva e aggiungere le mandorle tritate.

Il piatto è pronto. Mi raccomando usate la vostra fantasia per la presentazione!

Buon appetito!

 

 

 

 

 

 

Polpette di radicchio trevigiano tardivo con cavolo e Quinoa

Ingredienti:
150 gr di quinoa
200 gr di cavolfiore
200 gr di radicchio
1 cipolla piccola
40 gr di parmigiano grattugiato
1 uovo
pan grattato q.b.
olio, sale, pepe

Procedimento:

Pulire il cavolfiore, dividere le cimette e cuocerlo a vapore per 10 minuti. Sbucciare la cipolla e cuocerla con 2 cucchiai di olio extravergine di oliva e uno d’acqua. Aggiungere il radicchio lavato, asciugato e tagliato a striscioline aggiustare con un pochino di Sale, pepe. Mescolare e cuocere a fiamma vivace fino a quando sarà appassito. Lasciarlo raffreddare e mescolarlo al cavolfiore schiacciato con una forchetta.

Sciacquare bene la quinoa, trasferirla in una casseruola con 300 ml di acqua (la proporzione è 1:2; 1 volume di quinoa e 2 volumi di acqua) e cuocerla per circa 15-20 minuti, fino a quando l’acqua sarà assorbita. Far raffreddare e unire l’uovo, il parmigiano e il composto di verdure.

Con le mani inumidite formare tante polpettine che passeremo nel pan grattato per poi farle riposare 30 minuti in frigo di cuocerle.

Normalmente vengono fritte ma io preferisco cuocerle nel forno ventilato a 250 gradi per 10/15 minuti o comunque fino a che non cominciano a dorarsi.

Servite come volete ma con fantasia.

 Buon appetito

Il Podere dell’Imperatore

La nostra residenza Il Podere dell’Imperatore è stata l’abitazione dei contadini che vivevano a Portoferraio intorno al 1814, a servizio dell’Imperatore Napoleone Bonaparte, sbarcato suo malgrado all’Elba.

Qui si coltivavano la vite e l’olivo producendo soprattutto olio e vino da tavola.

Modesta la realizzazione di Aleatico e Moscato, due vini liquorosi tipici della nostra isola.

Si narra che Napoleone, grande lettore di libri sull’agricoltura, durante le sue passeggiate mattutine a cavallo, amasse osservare e gratificare i contadini per la loro operosità e bravura in ciò che facevano.

Lo stesso Imperatore disse: “Ho scelto l’Isola d’Elba considerando la dolcezza dei costumi dei suoi abitanti e la bontà del clima. Essi saranno l’oggetto costante del mio interessamento più vivo.”